Negli ultimi tempi l'intelligenza artificiale è stata al centro di diverse controversie in Italia. Il Garante della privacy italiano ha deciso di mettere un freno a una delle più recenti novità nel campo dell’IA, il chatbot “Replika”. Questa applicazione, dotata di una interfaccia scritta e vocale, usa l'intelligenza artificiale per creare un “amico virtuale”.
Tuttavia, il Garante ha ritenuto che ci fossero troppi rischi per minori e persone emotivamente fragili, e ha imposto una limitazione provvisoria alla società statunitense che sviluppa e gestisce l'app. Questo perché Replika è in grado di interagire con l'umore della persona, aumentando così i rischi per i soggetti ancora in una fase di sviluppo o in stato di fragilità emotiva.
Inoltre, l'applicazione non prevede alcun meccanismo di verifica dell'età, e alcune recensioni pubblicate nei principali store contengono commenti di utenti che lamentano contenuti sessualmente inopportuni. Il Garante della privacy ha quindi concluso che Replika violi il Regolamento europeo sulla privacy, e che tratti i dati personali in modo illecito. La società sviluppatrice statunitense dovrà ora interrompere il trattamento dei dati degli utenti italiani, e comunicare entro 20 giorni le misure intraprese per adempiere alla normativa.
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